CONCEZIONE DI UN PIATTO
Cioccolatino di pesce
«L’idea è venuta preparando una bisque con i carapaci di gamberi: avevo messo a rosolare le verdure e a parte le carcasse per farle sfumare con liquore e quindi vino bianco. A un certo momento mi accorgo che i carapaci rilasciano il pigmento della corazza, colorando l’olio di un colore arancio vivo. A questo punto mi fermo a riflettere sulla possibilità di creare un olio color corallo, o meglio ancora una copertura: faccio una prova con il burro chiarificato al posto dell’olio, faccio tostare i gamberi, li frullo e li passo al setaccio. Il risultato è pressoché identico a prima, ma conserva un vago sentore di burro, mentre a me occorre un grasso che, una volta solidificato, abbia un sapore più neutro. Penso allora al burro di cacao, che utilizzo per nappare i cioccolatini e un predessert chiamato ciocco-banana: potrei creare qualcosa di simile, ma salato, partendo appunto dalla copertura ottenuta dal pigmento dei gamberi. Metto i carapaci a seccare in forno e poi li faccio tostare in tegame col burro di cacao, il carapace si asciuga e rilascia il pigmento che è al suo interno, senza alcuna parte acquosa. Sciolgo il tutto, frullo insieme il burro sciolto e le bucce di carapaci che si frantumano come polvere e passo il risultato al setaccio, ottenendo un burro di colore arancio. Bene, ora vediamo se la copertura funziona. Prendo un cubetto di ghiaccio – mi serve qualcosa di freddo da immergere nel burro – e lo intingo per un breve istante. Il burro copre perfettamente la parte immersa, formando immediatamente una patina: il burro di cacao solidifica all’istante e crea uno strato sottile e omogeneo.
Siamo partiti dall’esterno, dall’involucro: ora bisogna pensare al ripieno. Per restare in tema “marino” opto per la seppia, cotta a fuoco basso per lungo tempo in modo da ammorbidirla: una volta cotta, la taglio e la metto in formine circolari che faccio congelare, ottenendo dei cilindri alti un centimetro. Poi, con uno stecco lungo, infilzo i cilindri di seppia e li passo nel burro sciolto di cacao e gamberi, un paio di volte fino a che il cilindro non è interamente coperto da questo sottile strato al gusto di gambero, e assomiglia in tutto e per tutto a un cioccolatino. Quindi rimetto il tutto in frigo, in modo che l’interno del cioccolatino sia freddo ma non ghiacciato. In tavola, i bounty di seppia vengono serviti con una maionese al nero, in modo da riprendere il tema della seppia e, per così dire, chiudere il cerchio “concettuale” del piatto stesso.»